antica enotria il golosario

Antica Enotria è stata recensita dalla rivista “Il Golosario” un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del turismo enogastronomico. Il Magazine online e la guida specializzata sono curati dal giornalista Paolo Massobrio che da oltre 30 anni offre ai suoi lettori la conoscenza dell’eccellenza enogastronomica del nostro Paese.

Verso il Top Hundred 2022: seconda sessione d’assaggi

di Fabio Molinari, 14_02_2022

Quella di Antica Enotria è una storia di sostenibilità e di famiglia. L’azienda nasce nel 1985 quando Raffaele Di Tuccio e sua moglie Antonia acquistano un’antica masseria nobiliare a Cerignola che già nel 1993 si converte al metodo di coltivazione biologico e a partire dagli anni Duemila investe anche nel settore delle conserve, con successo, che procedono parallelamente alla cura dei vigneti e alla messa a dimora di nuove viti che guardano soprattutto alla valorizzazione del terroir pugliese con fiano, falanghina, negroamaro, nero di troia. 


Fiano 2021 e Falanghina 2021 puntano sulla piacevolezza, con un naso che vira sulle note dolci, quasi di caramella, e in bocca una piacevole freschezza. L’Aglianico 2017 si dimostra equilibrato, al naso ha profumi verdi, di foglia di pomodoro, e un netta spolvertata di pepe. Il Negroamaro 2019 al naso è agrumato con profumi che ricordano il chinotto, in bocca è ampio, ricco, con un sorso generoso. La teoria dei Nero di Troia si dimostra interessante a cominciare dal Rosato Contessa Staffa 2021 che al naso è ciliegia netta e in bocca quasi una chiusura dolce. Il Nero di Troia Puragioia 2019 cresce di intensità con profumi verdi che ricordano il mallo di noce mentre in bocca ha un tannino ruvido, verde. Infine il Nero di Troia Il Sale della Terra 2017 nella parte olfattiva va affinandosi con profumi che arrivano alla liquirizia e in bocca un tannino levigato.

Recensione tratta da “Il Golosario” visibile cliccando qui

Antica Enotria