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La rigenerazione delle vigne è un’attività molto importante per la nostra cantina. Preserva il terreno che durante i mesi autunnali si spoglia e garantisce la biodiversità. In questo periodo per il vigneto comincia una fase del tutto nuova mostrando solo i tralci spogli e le nostre tecniche di gestione del terreno, in regime biologico, assicurano eco-sostenibilità e fertilità. La fase di riposo vegetativo del periodo invernale è un fattore molto importante per il risultato produttivo dell’annata seguente proprio perché nel terreno e nella pianta avvengono processi fondamentali. Il nostro terroir è unico e lascia un’impronta sapida e minerale ai vini mantenendo un equilibrio stabile.

 

IL SOVESCIO AUTUNNALE

 

Una delle attività che mettiamo in campo per la rigenerazione delle vigne è il sovescio, una pratica agronomica che permette di nutrire il terreno senza l’utilizzo di sostanze chimiche. Con il sovescio autunnale andiamo a coltivare, alcune specie capaci di restituire al terreno azoto  attraverso le radici. Una delle piante che usiamo è il favino, una leguminosa annuale e di rapido sviluppo che sopporta molto bene le basse temperature per germinare e fiorire.  Le piante di favino vengono seminate a fine vendemmia, all’inizio dell’autunno, a filari alterni e in quelli in cui non si semina lasciamo che crescano le erbe spontanee pugliesi e per garantire i lavori di potatura del vigneto. In poche parole il sovescio concima in modo naturale il terreno e andando a favorire il ciclo della vigna.

 

 LA TERRA E’ IL PUNTO DI PARTENZA PER UN VINO DI QUALITA’

 

Noi di Antica Enotria cerchiamo di preservare il più possibile il terreno, le sue caratteristiche e le qualità originarie. La viticoltura biologica ci permette di evitare qualsiasi ricorso a prodotti di sintesi e fertilizzanti chimici che oltre a gravare pesantemente sul terreno danneggiano anche la fauna del luogo e le falde acquifere.

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